1 maggio, San Giuseppe Lavoratore

Giornata della famiglia, di spiritualità e festa
21 Aprile 2021
Settenario di Pentecoste
12 Maggio 2021
Giornata della famiglia, di spiritualità e festa
21 Aprile 2021
Settenario di Pentecoste
12 Maggio 2021

1 MAGGIO 2021, MESSAGGIO DELL’ARCIVESCOVO DI LUCCA, MONS. PAOLO GIULIETTI

Cari fratelli e sorelle lavoratori,

l’anno di San Giuseppe, indetto da Papa Francesco, cade in un periodo molto difficile per il mondo del lavoro: le conseguenze della pandemia sono pesanti per molti dipendenti, professionisti, imprenditori, commercianti, artigiani, giovani in cerca di occupazione… Alle difficoltà per far quadrare il bilancio familiare si aggiungono le preoccupazioni per il futuro, che appare assai incerto: pesano i dubbi sull’efficacia dei provvedimenti nel far ripartire l’economia; pesa l’esperienza non ancora superata della crisi economica globale; pesa il montare delle diseguaglianze; pesano il degrado dell’ambiente e la denatalità… La comunità cristiana ha cercato e cerca di stare vicina a chi è in difficoltà, moltiplicando gli interventi a sostegno delle persone, delle famiglie, dei giovani e delle piccole attività. Purtroppo è poco più di una goccia nel mare.

Proprio la vicenda di Giuseppe, tuttavia, incoraggia a guardare avanti con speranza: in tutte le difficoltà del suo cammino di sposo, di padre, di lavoratore… egli sperimenta la mano potente di Dio, che guida, protegge e sostiene. Alla sua intercessione e al suo aiuto affido, in quest’anno a lui dedicato, ciascuno di voi, con le angosce e le speranze che avete nel cuore per il vostro lavoro e le persone a voi care. Vi aiuti ad avere fiducia nel Dio della vita, vincendo le tentazioni della disperazione o dell’egoismo. Pregatelo con fede e vi custodirà, come ha fatto con Maria e Gesù.

Vi saluto di cuore e vi benedico.

+ Paolo, vescovo

Alle tue mani, Giuseppe,

affido il mio lavoro e la mia famiglia:

mani callose, capaci di lavoro;

mani affettuose, capaci di carezze;

mani forti, capaci di guida e sostegno.

Aiutami, come te, a fidarmi di Dio,

a non venir meno alle mie responsabilità,

a non disperare mai del futuro,

ad accogliere con amore il tuo Figlio Gesù.

Custodisci la mia vita e quella dei miei cari

come hai fatto nella casa di Nazareth.

Fratello e padre, sii ogni giorno vicino a me

e a tutte le persone in difficoltà!
Amen.

Leggi del percorso che si apre con questo messaggio, a cura dell’Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro

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