ORGANISMI CONSULTIVI

227. La Chiesa particolare, cioè la Diocesi, ′′è la porzione del popolo di Dio che viene affidata alla cura pastorale del Vescovo con la cooperazione del presbiterio» (can. 369 CJC) e il servizio della comunità diaconale. Il Ve- scovo, pastore e guida della Chiesa particolare che gli è affidata, ascolta e si rapporta con tutto il popolo di Dio: donne e uomini laici, consacrate e con- sacrati. Ciascuno, per la propria parte, ha il dovere e il diritto di collaborare attivamente all’edificazione del corpo di Cristo (cfr. CD, 16), perché cam- mini insieme con l’umanità e ne sia come il fermento, affinché la società umana si trasformi in famiglia di Dio (cfr. GS, 40).

228. L’Arcivescovo, in ordine al bene di tutta la comunità diocesana, si av- vale di alcuni organismi consultivi stabiliti e normati dal diritto universale:

  • –  il Consiglio episcopale, per favorire l’attività pastorale (cfr. can. 473 §4 CJC);
  • –  il Consiglio presbiterale, per essere coadiuvato nel governo della Diocesi (cfr. can. 495 §4 CJC);
  • –  il Collegio dei Consultori, per l’adempimento di alcuni atti partico- lari (cfr. Can. 502 §1 CJC);
  • –  il Consiglio pastorale diocesano, per studiare, valutare e proporre conclusioni operative per l’attività pastorale (cfr. can. 511 CJC);
  • –  il Consiglio diocesano per gli affari economici, per la gestione ge-

    nerale della Diocesi (cfr. can. 493 CJC)

    229. Gli altri Organismi consultivi istituiti nell’Arcidiocesi di Lucca, alcuni corrispondenti ad analoghi Organismi a livello nazionale, hanno lo scopo di coadiuvare l’Arcivescovo in taluni aspetti particolari della vita e della mis- sione della Chiesa locale.