La mostra “Clero, guerra, resistenze in provincia di Lucca” non è più a Palazzo Ducale, ha iniziato la sua peregrinazione in vari luoghi simbolo del territorio. Anche le comunità parrocchie possono farne richesta e potranno allestirla, quando vogliono, in parte o del tutto nei propri locali: per qualsiasi informazione contattare la Provincia di Lucca al numero telefonico 0583 417481.
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Il 23 aprile è stata inaugurata la mostra “Clero, guerra, resistenze in provincia di Lucca” LOCANDINA che è rimasta visitabile a Palazzo Ducale fino al 6 giugno.
La mostra “Clero guerra, resistenze in provincia di Lucca” è stata promossa, oltre che dalla Provincia di Lucca, dalle Arcidiocesi di Lucca e di Pisa e dalla Diocesi di Massa Carrara-Pontremoli, assieme all’Istututo storico della Resistenza e dell’Età contemporanea, la Scuola per la Pace e il Parco della Pace di Santa’Anna di Stazzema. Scopo della mostra è far conoscere meglio gli anni finali del Secondo conflitto mondiale, quando, dopo l’8 settembre 1943, l’Italia – occupata dalle forze armate naziste e sottoposta a un risorto fascismo della Repubblica Sociale – fu attraversata dalla guerra. L’attenzione, quindi, si concentra sull’opera che allora venne svolta dai sacerdoti che operarono nelle parrocchie delle quattro diocesi, a testimonianza di un coinvolgimento capillare nei drammi, nelle scelte, nelle lotte delle popolazioni del territorio provinciale nel contesto della guerra totale.
La scelta delle biografie – volutamente limitata al clero secolare – propone l’esempio di vite e vicende (alcune molto conosciute, altre meno note), in modo da documentare un’ampia varietà di situazione, scelte e azioni che vanno dalle iniziative di supporto alla popolazione civile, alla protezione delle varie categorie di vittime del conflitto, fino alla varie reti di ‘Resistenza Civile’ e al netto impegno antifascista, in collaborazione con la Resistenza armata.
La mostra gode del patrocinio della Regione Toscana, dell’Istituto nazionale “Ferruccio Parri”, della Conferenza Episcopale Toscana ed è stata realizzata grazie al contributo della Fondazione Cassa di risparmio di Lucca.