OMELIA FESTA DI S. PAOLINO – 12 LUGLIO 2015

Italo Castellani Arcivescovo di Lucca

Ci siamo messi in religioso ascolto della Parola di Dio.
L’Apostolo Paolo così sintetizza la verità che è ciascuno di noi: “Voi, dopo aver ascoltato la parola della verità, il Vangelo della vostra salvezza, e avere in esso creduto, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo” (Ef 1,13).
“Ogni persona”, annuncerà ancora l’Apostolo Paolo alla Sua comunità di Corinto ,

“ha un dono per l’utilità comune” (1 Cor 12,7).
Ritengo che una comunità civile ed ecclesiale, come una persona, abbia il dono di una peculiare ‘storia d’amore’: un vero e proprio patrimonio di “talenti” elaborati in secoli di storia, doni ricevuti da condividere per arricchirsi e arricchire!
La Festa di S. Paolino e Compagni, primi evangelizzatori della nostra Terra, Patroni della nostra Diocesi, m’induce quest’anno ad offrire alla nostra Chiesa di Lucca –alla Sua Città e al suo territorio– il seguente messaggio: “Chiesa di Lucca, condividi la tua Fede e la tua Bellezza!
Ciò che si è e ciò che si ha –come persone e come comunità– non va considerato come un privilegio, acquisito una volta per sempre, come un titolo di successo e di

potere, ma occorre condividerlo, senza trattenerlo per sé… Fede e Bellezza, amore e

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cultura a ben pensare vanno di pari passo nella vita di una persona e nella storia di una comunità.
La Fede, se autentica, si fa immagine di Bellezza e allo stesso tempo di vita di carità: condivisione dei beni spirituali e materiali.

«Condivisione»: per chi si fa discepolo di Gesù Cristo e porta il nome di cristiano, è la ‘parola d’ordine’, il mandato di Gesù agli Apostoli, come abbiamo ascoltato dal Vangelo: “Chiamò a se i dodici e prese a mandarli a due a due” (Mc 6,7) per annunciare, condividere, la Parola di Dio.

CHIESA DI LUCCA CONDIVIDI LA TUA FEDE

La ‘fede’ di una persona, di una comunità, nasce e cresce dall’ascolto della Parola del Suo Signore: Gesù Cristo Vangelo di Dio.
Già dall’anno scorso ho chiesto alla nostra Comunità diocesanad’intensificare questo ‘ascolto’ formando dei ‘Gruppi di Lettura’ del Vangelo da tenersi nelle case, animati da laici.

Diversi uomini e donne –a cui va la mia gratitudine– hanno risposto all’invito anche come ‘Animatori di Gruppi del Vangelo’.
Da questa Celebrazione chiedo in proposito un passo avanti, un salto di qualità. Continuare ad incentivare la formazione dei “Gruppi di ascolto del Vangelo”, caratterizzati sempre più da uno spirito missionario, coinvolgendo persone che di solito non partecipano alla vita parrocchiale: vicini di casa, conoscenti, colleghi di lavoro…

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Il vero ‘salto di qualità’ è dato poi da un “ascolto missionario” del Vangelo: il Vangelo non letto come un racconto del passato, ma come Parola che interpreta e sollecita a dare risposte alle diverse situazioni umane e sociali che ci troviamo oggi a vivere, “ascoltando i battiti del nostro tempo”, come afferma Papa Francesco. I “battiti del cuore” dell’umanità del nostro tempo sono: le nuove circostanze in cui vive la famiglia, la condizione dei giovani, le nuove povertà e i nuovi poveri, l’accoglienza degli immigrati e i rifugiati, l’incontro con nuove culture e le diverse religioni del mondo, le vicende culturali dei popoli e delle minoranze, le sofferenze e le ansie della nostra civiltà tecnologica, le tragedie individuali e sociali che ci consegna la cronaca quotidiana, i fermenti nuovi…

La Parola, che si incarna nella vita, deve toccare inevitabilmente le cosiddette situazioni difficili: la Parola ci illumina e ci guida a decifrare la storia dei nostri giorni. Sta a noi, con pazienza e atteggiamento di dialogo, mettersi per questa strada nella quale ci sta orientando con decisione il Magistero di Papa Francesco. In un’epoca di disperati e senza senso, di smarriti in un universo che sembra spegnersi, solo la Parola dura in eterno, supera e salva ciò che muore.

Chiesa di Lucca mettiti con decisione in un ascolto permanente della Parola del Signore –lungi dal pensare di vivere di rendita, forte di un passato che non è più– condividi la Tua fede, vissuta nel quotidiano, con tutti i fratelli e sorelle che Dio mette sulla Tua strada, in un sereno spirito ecumenico e costruttivo dialogo interreligioso.

CHIESA DI LUCCA CONDIVIDI LA TUA BELLEZZA

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La ‘Bellezza’ è il “bacio” che Dio ha riservato alla nostra Città e al suo territorio: “bacio” che ha impresso la ‘Bellezza di Dio’ in ogni dove e che l’uomo ha arricchito della sua creatività, sempre dono di Dio.
Ne sono testimonianza vivente tutti i linguaggi artistici espressi nel tempo e che impreziosiscono Lucca e la Lucchesia: dal linguaggio musicale con i suoi ‘Geni’, al linguaggio pittorico e architettonico con i Suoi Artisti, al linguaggio del creato unico e irripetibile nelle sue diverse sfumature che ci è dato di vivere e contemplare gratuitamente.

La ‘Bellezza’ –unica e irripetibile sul nostro territorio– porta con sé un invito a ‘custodire’ gelosamente questi doni unici e irripetibili!
Il “Laudato si” di S. Francesco –ripreso recentemente da Papa Francesco nell’Enciclica che ha come sottotitolo “sulla cura della casa comune” –è così dal S.Padre esplicitato: “la nostra casa comune è come una sorella… come una madre bella, con la quale condividiamo l’esistenza, e… come una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia … Questa sorella protesta per il male che le provochiamo, a causa dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha posto in lei” (cf. n 2). La ‘Bellezza’ che Dio ha impresso nella nostra “sorella e madre Lucca” –di cui siamo chiamati ad essere custodi creativi e lungimiranti– va condivisa, ne va fatto partecipe l’uomo del nostro tempo che si fa moderno viandante e pellegrino nella nostra città, sul nostro territorio e nei suoi borghi, che trasudano fede, umanità, spirito di accoglienza.

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L’uomo contemporaneo, particolarmente provato nello spirito, è un naturale ‘cercatore di Dio’, anche se non sempre pienamente consapevole: cercatore di gioia, di pace, essenzialmente di accoglienza. Condividere la ‘Bellezza’ –proponendo offerte educative perché la relazione tra noi e chi arriva non scada in una reciproca proposta “usa e getta”– significa per certi aspetti dare continuità allo storico “andare a Lucca a prendere il garbo”.

Condividere la nostra ‘Bellezza’ Lucchese significa, oggi più che mai arricchirla di accoglienza, offrendo relazioni di pace e gioia: sentimenti che, arrivando a Lucca e nella Lucchesia, ogni angolo del nostro territorio –le nostre piazze, i nostri monumenti, le nostre chiese– offrono gratuitamente.

Il “Labirinto” impresso nel marmo all’ingresso della nostra Cattedrale –ove soprattutto i ragazzi e giovani che arrivano nella nostra Città sono soliti cimentarsi scorrendo con il dito indice il percorso alla ricerca del ‘centro’– sia per tutti noi immersi nel duro mestiere quotidiano del vivere simbolo della ricerca del centro della vita –Cristo, Vangelo di Dio– percorrendolo e condividendo la via della ‘Fede’ e della ‘Bellezza’.

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