In queste ore sono molte le notizie che vengono diffuse intorno alla situazione in Ucraina e alle iniziative di sostegno e aiuto.
Facciamo il punto sulle informazioni che ci arrivano da Caritas Italiana e dalle reti di sostegno locali.
La situazione nel paese coinvolto nei combattimenti
Caritas Ucraina (espressione della Chiesa greco-cattolica di rito bizantino) e Caritas Spes
(espressione della Chiesa cattolica latina) stanno cercando di soccorrere la popolazione facendo
leva sulla capillare rete di centri di servizio cui avevano dato vita nel tempo; nei paesi di confine, le
rispettive Caritas nazionali e le loro articolazioni diocesane e territoriali stanno accogliendo e
aiutando le migliaia di persone, in prevalenza donne e bambini, usciti dai confini dell’Ucraina. La
confederazione Caritas Internationalis coordina gli aiuti provenienti da tutto il mondo; anche
Caritas Italiana e Caritas Lucca stanno facendo la loro parte, raccogliendo fondi a sostegno delle
azioni condotte dalle organizzazioni sorelle.
In Ucraina, in particolare, le attività sono in atto in 19 centri, sparsi nell’intero paese e nei quali
vengono erogati beni d’urgenza, pasti, docce, indumenti, forniture igieniche, ma anche supporto
psico-sociale e servizi di trasporto per raggiungere amici e parenti. Inoltre, grande cura viene
prestata ai minori ospitati in 22 case-famiglia o raggiunti negli orfanotrofi pubblici; la rete
Caritas ha allestito anche 5 Child Friendly Spaces, strutture aggiuntive, nell’ovest del paese, per
accogliere, accudire ed educare minori in fuga a causa della guerra.
La situazione nei paesi confinanti
Le Caritas di Polonia, Moldavia e Romania sono in prima fila nell’organizzazione dell’accoglienza
dei rifugiati. I flussi sono composti soprattutto da donne, bambini e anziani; al fine di ospitare i
profughi, nella Repubblica di Moldova la Caritas ha aperto 3 centri per 500 posti letto, in Polonia
le Caritas diocesane hanno messo a disposizione 2.500 posti letto e attivato volontari per
sostenere le famiglie accolte nei centri predisposti dalle autorità pubbliche. Vicinanza e solidarietà
sono espresse anche a quanti sono dovuti scappare in Russia, nella regione di Rostov, che negli
anni avevano ricevuto il sostegno della Caritas diocesana locale e di Caritas Italiana.
Se ti interessa approfondire, a questo link puoi trovare un dossier realizzato da Caritas Italiana
con le ultime informazioni sul conflitto e sull’organizzazione della rete di solidarietà
Raccolte
Si conferma la raccolta fondi avviata in questi giorni.
È possibile fare un’offerta a Caritas diocesana Lucca sia per sostenere l’aiuto umanitario che per le
eventuali necessità che dovessero emergere per una degna accoglienza:
• bonifico bancario (causale “Ucraina”) a Banco BPM – Iban: IT41 O05034 13701 000000158569
Ma è possibile sostenere direttamente anche Caritas Italiana nell’azione umanitaria, utilizzando
una di queste modalità:
• conto corrente postale n. 347013
• donazione online tramite il sito www.caritas.it
• bonifico bancario (causale “Europa/Ucraina”) a Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –
Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111
Alle Caritas parrocchiali e alle proprie realtà territoriali abbiamo sconsigliato fortemente di
effettuare raccolte di generi alimentari, medicinali, indumenti e altri materiali, poiché al
momento non è possibile assicurare il trasporto e garantire un’effettiva distribuzione ai reali destinatari;
inoltre, i costi di trasporto e le procedure doganali rischiano di rendere altamente inefficace questo tipo di sostegno.
Analoghe considerazioni, di sicurezza e logistiche, sconsigliano in questa fase l’invio di volontari.
Accoglienza dei profughi
Ad ora sono ancora pochi i casi di persone giunte in Italia, attraverso canali non istituzionali, presso parenti già presenti nel nostro paese.
Caritas Lucca sta raccogliendo dal territorio disponibilità per dare vita – qualora se ne palesi la
necessità, d’intesa con le autorità pubbliche – a una rete di accoglienze diffuse in appartamenti,
spazi parrocchiali, locali appartenenti a istituti religiosi o a privati cittadini.
Segnalazioni di spazi per l’accoglienza possono essere effettuate a Caritas Lucca
tel. 0583.430939; caritas@diocesilucca.it
Chiediamo di monitorare la presenza, nei territori, di profughi accolti presso le abitazioni di
parenti e conoscenti già da tempo in Italia, per rilevarne eventuali bisogni.
Infine, per avere informazioni circa gli aspetti legali dell’accoglienza (permessi, ricongiungimenti
familiari, minori non accompagnati) è possibile contattare il
GVAI – GRUPPO VOLONTARI ACCOGLIENZA IMMIGRATI,
tel.0583.953707, email: gvai-lucca@hotmail.it
Info sull’evolversi degli aiuti: tel. 0583.430939 (lunedì-sabato, ore 9-18).