Da Lucca….Una mucca energetica per il Ruanda

…..una mucca a…..Tutto gas……

Intervento sulle energie rinnovabili volto all’utilizzo dello sterco di origine animale (mucca) per alimentare un impianto a gas ad uso familiare.

Vedi scheda progetto

 

Anno di attivazione: 2016 -2017

Luogo di intervento: Provincia dell’Umutara, Regione dei Grandi Laghi – Ruanda

Analisi di contesto

In Ruanda è attivo un programma nazionale promosso dallo stesso governo volto ad incentivare la promozione e l’attuazione di  politiche energetiche alternative all’utilizzo del legname per uso familiare. Come risposta concreta a questa situazione critica è stato introdotto il sistema a biogas che sfrutta il letame e lo sterco dei bovini/suini per alimentare le stufe a gas delle private abitazioni.

Il progetto, pertanto, si colloca all’interno di un panorama politico favorevole ed è diretto a rafforzarne e amplificarne gli effetti sul territorio locale e nelle comunità.

Descrizione dell’intervento

Tra le possibili fonti di energia alternative a quelle di origine fossile (quali: petrolio, carbone, torba o il gas naturale) si può indicare il BIOGAS[1] ottenuto utilizzando esclusivamente il letame di mucca mischiato a qualche residuo di fieno, foglie di banana o erba con la giusta dose di acqua.

Il Rwanda è una nazione grande quanto il Piemonte, collinare e molto popolata, tant’è che viene chiamata “la terra dalle 1000 colline”. Il modo tradizionale per cucinare avviene utilizzando la legna tagliata nei boschi ma oramai gli alberi sono quasi agli sgoccioli e il governo ruandese per evitare la loro scomparsa e garantirne il rinnovo ha deciso di limitare il taglio del legname.

 

 

 

 

Ma allora come possono sopravvivere le famiglie? La mucca può venire in loro aiuto, ma come?

………..Producendo latte e letame. Il latte di mucca può sfamare i bambini e, al contempo, il letame può costituire una fonte energetica rinnovabile.

Procedimento: Ogni giorno lo sterco prodotto dalla mucca viene fatto convogliare in una cisterna in muratura a forma cilindrica dove il contadino, grazie a una manovella, fa girare delle eliche interne di metallo che tritano lo sterco misto a fieno, foglie di banano o erba con l’aggiunta della giusta dose di acqua. La cisterna è collegata da un tubo a una sacca di PVC[2] in cui va a confluire la miscela la quale, in poco tempo, fermenta producendo gas metano che viene indirizzato in un tubo più piccolo collegato ai fuochi della cucina. In questa maniera il metano prodotto dal letame della mucca alimenta i fornelli di casa e serve a cucinare! Allo stesso modo, il letame rimasto nella sacca di PVC viene liberato nei campi e serve a concimare le colture.

Obiettivi specifici:

  • Fermare la deforestazione, una delle maggiori cause del rilascio di gas serra nell’atmosfera, per preservare il clima, le persone e la biodiversità.
  • Sviluppare gas e energia per uso familiare dalla produzione di letame animale.
  • Produrre concime che conservi o aumenti la fertilità dei terreni adibiti alla produzione di ortaggi e frutta.
  • Aumentare la disponibilità di latte per uso familiare.

Costo dell’intervento:

140 € contributo locale all’istallazione dell’impianto di biogas

500 € acquisto di una mucca supplementare (per il raggiungimento di 2 unità)

Effetti positivi di questo progetto

Sostenibilità istituzionale

E’ un intervento che si inserisce all’interno di politiche energetiche governative già esistenti rafforzandone gli effetti sul territorio e nelle comunità

 

 

 

Sostenibilità economica

L’importo complessivo dell’intervento equivale a circa 500 € di cui:

300.000 frw (pari a circa 360 €) a carico dello stato per acquisto cemento, manodopera, installazione

100.000 frw (pari a circa 140 €) contribuito locale a carico della famiglia per le pietre e i mattoni necessari alla realizzazione della cisterna in muratura.

Grazie al finanziamento pubblico sarà possibile realizzare l’impianto di biogas garantendo il solo contributo locale e investendo il denaro restante nell’acquisto di una mucca supplementare.

Sostenibilità ambientale

Si contribuisce ad arginare il fenomeno della deforestazione uniformandosi alle politiche governative di tutela del terreno boschivo e, al contempo, si evitano dissesti idrogeologici.

Il metano prodotto dalla fermentazione non rimane libero nell’atmosfera contribuendo ad aumentare l’effetto serra, ma viene catturato e bruciato per alimentare i fuochi della cucina.

L’anidride carbonica prodotta (Co2) dalle 2 mucche è di basso valore e, comunque, è la stessa Co2 fissata dalle piante durante la loro vita. Nel caso, invece, delle fonti fossili la loro combustione produce Co2 in più, aumentando il livello di inquinamento.

Sostenibilità temporale

L’impianto di biogas è testato per un periodo di almeno 10 anni garantendo, così, buone ricadute sugli equilibri familiari.

 

[1] Biogas: miscela di gas composta per la maggior parte da metano, lo stesso gas che utiliziamo in casa per alimentare il riscaldamento o i fuochi della cucina

[2] PVC: è un material simile alla plasctica molto versatile e leggero. E’ resistente alle abrasioni, all’usura e all’invecchiamento, all’acqua, agli agenti chimici e all’attacco di funghi e batteri Inoltre, è difficilmente infiammabile.