Testimonianza di TUYISENGE SOLANGE
Mi chiamo TUYISENGE Solange, ho 20 anni e sono sieropositiva
Ho sempre vissuto con la mia mamma materna e non ho mai conosciuto la mia mamma perchè è morta quando ero sempre piccola, mio padre l’ho visto soltanto una volta poi è scomparso, non ne voleva sapere di me !
Solo all’età di 11 ho compreso di essere malata di aids, è stata una vicina di casa di mia nonna che mi ha accompagnato al dispensario pubblico più vicino per sottopormi al test. Quando mi hanno dato il responso, dicendomi che ero sieropositiva, la cosa non mi ha toccata più di tanto perchè non ero consapevole degli effetti di questa malattia. Ho continuato ad abitare con la mia nonna che era molto vecchia e soffriva di attacchi acuti di asma
A distanza di 8 mesi anche lei è morta, sono rimasta sola a casa.
Morivo di fame, ero sempre debole e stanca, di tanto in tanto i vicini mi portavano da mangiare o chiedevano ai loro figli di tenermi compagnia durante la notte. Molti altri del villaggio, però, mi schivavano come se fossi infetta, avevano paura.
Dopo un anno, all’età di 12 anni, ho incrociato nel villaggio un animatrice della Casa della Misericordia, Helene, sì era questo il suo nome la quale mi è venuta a trovare. Mi ha chiesto come stavo, e gli ho cominciato a raccontare la mia vita.
Allora lei mi ha chiesto di prendere le poche cose che avevo in casa e di seguirla per andare a vivere con lei ed altri bambini nella Casa della Misericordia a Nyarurema. L’accoglienza al centro è stata ottima, mi hanno subito accompagnato per una visita di controllo al centro di salute e mi hanno inserito all’interno del programma ARVs. Avevo anche un grosso problema agli occhi che mi facevano molto male e mi impedivano di leggere.
Gli operatori della Casa della Misericordia mi hanno curato e mi hnno iscritto alla scuola primaria all’età di 13 anni. Ero assai imbarazzata di studiare con bambini così piccoli ed ho perseverato fino al 4°anno dopo di che ho manifestato l’intenzione di lasciare la Casa, loro mi hanno supplicato di restare ma ero decisa a ritornare a vivere da sola nella vecchia casa materna e così ho fatto. Ho continuato ad andare a scuola, ma all’età di 17 anni ho abbandonato per andare a vendere bibite (droghe) e ballare su un camion che faceva pubblicità dei telefoni, in questo modo guadagnavo i soldi sufficienti per fare quello che volevo, ero libera ! Questa situazione è durata un anno.
Quando gli educatori della Casa della Misericordia sono venuti a conoscenza di come vivevo, mi sono venuti a cercare e mi hanno chiesto di tornare al centro, ero talmente confusa e stanca che mi sono affidata a loro accettando anche di ritornare a studiare.
Attualmente sto molto meglio, seguo i trattamenti sanitari e ho cominciato a frequentare un corso di cucito e sartoria per imparare un mestiere e guadagnare la mia autonomia.
Il mio sogno nel cassetto ? Quello di poter un giorno diventare mamma !
Merci beaucoup !
SOLANGE


