I figli del villaggio

Sostegno ai bambini/adolescenti orfani di genitori malati di AIDS.

Promosso dal Centro missionario della Diocesi di Lucca in collaborazione con l’Ass.ne Amani Nyayo Onlus

Sostegno alla Casa della Misericordia che ospita bambini/adolescenti orfani di entrambi i genitori  e malati di AIDS. L’intervento si sviluppa nel villaggio di Nyarurema, regione dell’Umutara, e vuole offrire un supporto psicologico, sanitario e educativo al fine di migliorare la percezione di sé e garantire una migliore integrazione nel tessuto sociale locale.

Ragazzi ospiti progetto I Figli del villaggio – Casa della Misericordia di Nyaryrema

Il progetto I figli del Villaggio accompagna i minori orfani di aids e/o sieropositivi garantendo assistenza psicologica e terapeutica nel villaggio di Nyarurema in Ruanda. I protagonisti di queste storie sono ragazzi dai 5 ai 25 anni malati di aids che ogni giorno lottano aggrappandosi a quell’unica speranza che gli è donata sinonimo di dignità e di vita.

Scheda progetto

Luogo di intervento Ruanda, Regione dell’Umutara, Diocesi di Byumba, villaggio di Nyarurema

Obiettivo generale

Mantenimento della Casa di accoglienza per minori orfani di aids e/o sieropositivi e supporto al personale socio sanitario nell’attività di assistenza psicologica e terapeutica rivolta agli ospiti della struttura.

 Storia del progetto

Il progetto prende vita nell’anno 2002 all’interno della Casa della misericordia nel villaggio di Nyarurema – Provincia nord del Rwanda – per combattere il fenomeno dell’aids ma soprattutto per venire incontro alla crescente esigenza di garantire un accompagnamento psicologico ai tanti minori orfani di aids e/o sieropositivi costretti a vivere in maniera incompleta la relazione con l’altro e la propria sessualità  per una colpa o un errore da loro non commesso.

La trasmissione materno-infantile del virus HIV è stata spesso all’origine di casi di AIDS su minori che si sono visti privati dei loro affetti più cari e della loro libertà. Si pensi che con la terapia antiretrovirale l’infezione può essere ridotta a meno del 2%.

Allo stesso tempo, era emerso in maniera chiara e prepotente il problema dell’inadeguatezza per i bambini di essere ospitati nella medesima struttura a fianco delle persone adulte affette da AIDS. Tale vicinanza ingenerava nei più piccoli dei forti traumi di natura psicologica che si ripercuotevano sul loro equilibrio psico fisico.

Pertanto, si è deciso di suddividere la struttura in 2 aree delimitando gli spazi in modo da ricreare un ambiente familare e accogliente. Da una parte gli adulti e poco sopra i bambini che pur vivendo insieme mantengono ampia autonomia e godono di spazi distinti dietro la supervisione di animatori esperti.

Personale interno alla struttura

Le attività sono assicurate da un gruppo di educatori che si occupa giornalmente di coordinarle ed attuarle.
L’equipe è composta da 6 persone:

  • – assistente sociale/counselor che ne è la coordinatrice,
  • – una suora addetta all’amministrazione,
  • – tre assistenti sociali
  • – un operatore incaricato di seguire le attività agricole e pastorali.

Questo gruppo lavora sotto lo sguardo vigile di un comitato formato da volontari e composto da un presidente, un vicepresidente, un segretario e da alcuni consiglieri, e che viene periodicamente eletto dai 5 comitati presenti nelle 5 centrali della parrocchia.

Rete sul Territorio

Grazie alla mediazione fornita dai comitati, alle visite di sensibilizzazione nelle comunità ecclesiali di base e alla collaborazione con i centri di sanità la Casa della Misericordia è ben radicata su un territorio che conta una popolazione di oltre 50.000 persone e può di volta in volta individuare e raggiungere i casi più urgenti.

Beneficiari diretti

Gli adulti, i bambini e gli adolescenti accolti nel centro ricevono un’alimentazione confacente alle loro necessità, viene loro assicurata la somministrazione dei farmaci antiretrovirali[2], e, quando se ne presenta il bisogno, sono accompagnati dagli educatori nei centri di sanità e negli ospedali di riferimento. Anche coloro i quali, una volta migliorate le loro condizioni, sono rientrati nelle proprie famiglie, continuano ad essere sorvegliati e aiutati ogni qualvolta risulti necessario un intervento da parte della Casa della Misericordia.

Obiettivi specifici del progetto

Si sviluppano su 2 livelli :

Prevenzione

Prevenire il fenomeno dell’Aids

Incoraggiare la popolazione a fare sensibilizzazione sul tema dell’aids nei villaggi attraverso il metodo peer to peer;

Educare le genti a non discriminare e stigmatizzare le persone malate di aids

Assistenza

Presa in carico dei soggetti vulnerabili : bambini/adolescenti privi dei genitori e malati di Aids assicurando l’assistenza anche alle persone adulte ;

Garantire spazi adeguati, accoglienti e separati per permettere di seguire la malattia con approcci e metodi diversificati tra il bambino e l’adulto sia sotto il profilo delle cure che psicologico ;

Costituzione di una rete di volontari che capillarmente nei villaggi possono garantire l’assistenza delle persone affette da aids

Assicurare visite a domicilio verso quei soggetti che rifiutano le cure, non seguono i programmi del Centro di sanità, sono esclusi dalla rete familiare, vivono in condizioni di povertà estrema. Sono circa 180 gli adolescenti che ne beneficiano.

Costituzione di Associazioni di mutuo aiuto i cui membri convivono con la malattia e si ritrovano 1 volta al mese. Attualmente il numero delle persone che le compongono sono 421.

 Accompagnamento scolastico rivolto agli ospiti della struttura e ai pazienti esterni.

Autonomia della struttura

Attività di allevamento di mucche e maiali con il triplice scopo di:

  1. Produrre latte per garantire il giusto apporto nutritivo agli ospiti della struttura.
  2. Produrre letame da destinare come concime per i campi, in particolare il bananeto interno alla struttura e da utilizzare come fonte di produzione di gas metano per far funzionare la cucina.
  3. Vendere le carni (bovine e/o suine) nei mercati locali per ricavare denaro da utilizzare nelle altre attività del Centro.
  • Priorità per quest’annno 2019-2020:
  1. Mantenimento dei bambini interni alla struttura
  2. Aumentare la presa in carico delle famiglie in situazione di vulnerabilità a livello di villaggio
  3. Garantire la scolarizzazione degli ospiti del centro.

 INTERVENTI REALIZZATI ALL’INTERNO DELLA CASA DELLA MISERICORDIA PER LIMITARE LA DIPENDENZA DA AIUTI ESTERNI E INCAMMINARSI SULLA STRADA DELL’AUTO-SOSTENTAMENTO

In tale direzione è stato realizzato l’impianto per la produzione di biogas ottenuto dal letame dei bovini del Centro. Tale intervento contribuisce a ridurre il consumo di legname e il numero di alberi abbattuti.

Peraltro, al fine di incrementare sia la produzione di letame per l’impianto di biogas che la produzione di latte da destinare agli ospiti interni alla Casa, è stato deciso di aumentare il numero di mucche fino a sette unità, e conseguentemente ingrandire le stalle.

In ultimo,  è stato introdotto anche un allevamento di maiali con due scopi:

1) produrre concime per i campi, soprattutto il bananeto;

2) poter ricavare dalla loro vendita denaro da poter utilizzare nelle altre attività del centro.

Il progetto che prevedeva l’acquisto dei suini e la costruzione delle stalle, ha visto il sostegno congiunto della Diocesi di Lucca, dell’ass.ne Amani Nyayo e di una Ong tedesca che opera in Rwanda al fine di finanziare l’acquisto di altri maiali e la costruzione di un altro stabile ponendo come condizione sine qua non quella di distribuire i suini che nasceranno a famiglie indigenti.