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AGISCO
DONO

Incapace - Ciascuno cresce solo se sognato

Dec
25
Wednesday

“Ciascuno cresce solo se sognato”

Dici che sei un incapace.

Così alla fine ci hai creduto per davvero.

Davvero hai pensato che non fossi abbastanza?

Te lo chiedo con un filo di voce soltanto, tenendoti una mano stretta, vicinissimo al cuore, davanti a questo caffè.

Davvero hai pensato che fosse troppo complicato questo mondo per te?

Pensato per gente con altri numeri, una fibra diversa, dura. Per gente fortunata o con le spalle coperte quanto basta dal nome o dal denaro.

Ci sono riusciti davvero con tutti questi loro “incapace” a toglierti la voglia.

Di provare a essere felice, di stare dentro la vita come in un volo, un’avventura.

Incapace.

“Il ragazzo non si applica, signora. Non capisce. Non ha voglia.”

“Il ragazzo non.”

Incapace.

Come l’avresti immaginata la tua vita un giorno, se mai te lo avessero domandato, prima di tutto questo franare?

Te lo chiedo oggi con un filo di cuore soltanto, tenendo la voce stretta, vicinissima alle mie mani, davanti a questa povertà che alla fine ha colonizzato tutto.

Incapace.

Sembra che la storia si pieghi precisa a dimostrarti che avevano senz’altro ragione loro: “il ragazzi non”.

Incapace, proprio: una vita piena di vuoti, buchi grossi come carie, fallimenti, indecisioni, tradimenti, tiri a vuoto, calci nell’aria.

E paura.

Un incapace, insomma.

Eppure io ti guardo e vedo intatto, intero, il “sì” che chiudi, da qualche parte, dentro il tuo nome, al di là della disperata, arresa, evidenza, troppo banale per tirare le conclusioni.

Benediciamo ancora i giorni che ti hanno portato fino qui e la tua meravigliosa vita sbagliata, fatta appena di briciole masticate.

Magnifiche le tue mani e commovente il tuo cuore stantuffo.

Si diventa nel racconto che fanno di noi.

E questo posto, lo vedi?, è fatto apposta per provare e provare ancora a riscrivere la storia del tuo nome. Insieme.

Prendiamo un punto qualsiasi da dove si è interrotta la partita e ricominciamo da lì.

C’è tutto il tempo che serve e questo scantonamento di città è stato pensato solo per avere pazienza con te.

È lo spazio che mancava per riannodare i giorni in fila, per bene.

Questo posto è fatto apposta: un luogo improbabile eppure possibile, nonostante tutto.

Non c’è niente di perduto qui, tra tutta questa roba che è rotta e sembra soltanto non servire più.

Invece, tutto è bellezza e le fratture, le crepe, sono vene d’oro. Le percorriamo per cercare il prezioso.

C’è posto per tutti qui.

E noi ti aspettavamo.

E’ un posto capace, lo vedi?

Ricominciamo da qui.

Le tue mani. Le nostre parole. A raccontarci che sei migliore di come ti sei convinto.

Puoi crederci ancora?

Te lo chiedo oggi, con un filo nella mano, tenendo il cuore stretto, vicinissimo alla mia voce, davanti a questa speranza tenace, come te.

Insomma. Quest’anno il concerto di Natale si suonerà nel capannone della cooperativa sociale Nanina, nel Sistema di Riuso Solidale Daccapo. Un posto dove gli incapaci trasformano le robe rotte in bellezza.

Le offerte che raccoglieremo aiuteranno una persona a imparare il mestiere e sentirsi capace di nuovo.

Concerto di Natale 2019

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Data: 25 Dicembre 2019
Durata: 1 Giorno
Orario: Dalle 21:00 alle 23:30
Posizione: Capannone di Nanina