Servizio

UFFICIO DIOCESANO
PER LA PASTORALE DELLA FAMIGLIA (UPF)

REGOLAMENTO

  1. Natura

L’Ufficio diocesano per la pastorale della famiglia (UPF) è l’organismo per la cura e la promozione della pastorale diocesana a favore del matrimonio, della famiglia e dell’evangelizzazione della cultura della vita umana

  1. Finalità e compiti

L’UPF opera in riferimento al magistero pontificio, agli orientamenti della CEI, alle scelte pastorali indicate nel Libro sinodale della Chiesa di Lucca (La famiglia in cammino di fede e di santità, nn. 232-249 ) e ai documenti pastorali diocesani, per coordinare e promuovere le iniziative che favoriscano la nascita, lo sviluppo e la missione della famiglia “quale comunità di vita e d’amore” (GS 48 ), con speciale riguardo all’educazione all’affettività, all’accompagnamento dei fidanzati e dei giovani sposi, alle situazioni di sofferenza, alla procreazione responsabile e alla difesa della vita dal concepimento fino alla morte naturale.

L’attuazione di tali finalità si realizza mediante un serie di azioni, da definire in un Progetto diocesano di pastorale familiare, che va elaborato o rivisto all’inizio del quinquennio di mandato, per sottoporlo al Consiglio pastorale diocesano e al Consiglio presbiterale diocesano:

  1. sostenere e coordinare le azioni ecclesiali di pastorale familiare, sia nelle comunità territoriali che di aggregazioni laicali
  2. sostenere e coordinare le iniziative ecclesiali o di ispirazione cristiana a servizio della famiglia e della vita, a cominciare dai consultori familiari e dai centri per i metodi naturali di regolazione della fertilità;
  3. offrire orientamenti e sussidi alle comunità parrocchiali;
  4. curare la formazione degli operatori di pastorale familiare;
  5. realizzare e promuovere iniziative e percorsi diocesani, anche in collaborazione con gli altri uffici pastorali;
  6. garantire l’accompagnamento dei fidanzati, dagli inizi del loro cammino fino alla preparazione e alla celebrazione del sacramento;
  7. offrire servizi di accompagnamento ai giovani sposi, mediante itinerari post-matrimoniali, anche di carattere associativo;
  8. accompagnare i genitori al battesimo dei figli, mediante l’offerta di percorsi di preparazione e di itinerari post-battesimali (0-6 anni);
  9. promuovere con sussidi e proposte l’educazione all’affettività, sin dalle prime età della vita;
  10. predisporre itinerari per coppie in situazione di sofferenza, secondo le indicazioni di Amoris laetitia, con l’offerta di percorsi dedicati;
  11. garantire l’accompagnamento delle persone omosessuali, con l’offerta di percorsi dedicati;
  12. promuovere lo studio delle questioni morali, religiose e sociali che interessano la vita coniugale e familiare, alla luce della dottrina della Chiesa  e tenendo conto delle leggi vigenti e della loro evoluzione;
  13. promuovere la cultura della procreazione responsabile, con particolare attenzione alla diffusione della conoscenza dei metodi naturali;
  14. promuovere la cultura della difesa della vita umana dal concepimento fino alla morte naturale;
  15. curare il confronto e il dialogo con le istituzioni e le diverse realtà culturali e sociali sui temi riguardanti la famiglia e la vita, con speciale attenzione al mondo della scuola;
  16. prestare attenzione critica alle politiche familiari locali e alle iniziative regionali riguardanti la famiglia e la vita.
  1. Rapporti

L’UPF partecipa alla Commissione Regionale per la Famiglia; collabora con le istituzioni e gli organismi che operano a favore della famiglia nella Provincia di Lucca.

L’UPF collabora con gli altri uffici pastorali nei campi di comune interesse; insieme con il servizio per la pastorale giovanile e vocazionale redige il Progetto pastorale diocesano per l’età evolutiva.

  1. Direttori e vicedirettori

La direzione del’ UPF è affidata solidalmente a un chierico e a una coppia di sposi, nominati dall’arcivescovo, che rimangono in carica cinque anni e possono essere riconfermati una sola volta.

Per ciascuna delle aree pastorali della diocesi, l’arcivescovo nomina un chierico e una coppia di come vicedirettori; essi rimangono in carica cinque anni e posso essere riconfermati una sola volta.

  1. Équipe diocesana

L’equipe diocesana dell’UPF è composta dai direttori, dai vicedirettori, dall’eventuale personale dipendente e da alcuni volontari scelti tra le persone esperte e disponibili. Si riunisce almeno una volta al mese. Ha il compito di:

  • curare l’attuazione delle attività diocesane per l’evangelizzazione e la catechesi;
  • preparare, promuovere, celebrare e verificare gli eventi diocesani di pastorale familiare;
  • elaborare e diffondere sussidi e progetti;
  • collaborare con gli altri uffici pastorali a progetti comuni;
  • mantenere i contatti con il territorio e con gli organismi del proprio ambito pastorale.

Ai direttori diocesani spetta il compito anche del: segretario,anche amministrativo, e del responsabile della comunicazione

Al segretario compete:

    • curare il funzionamento generale dell’UPF, soprattutto per ciò che attiene ai documenti, alla corrispondenza e alla cassa;
    • diramare le convocazioni delle riunioni anche richieste dai vicedirettori di area e redigere i relativi verbali;
    • presentare all’economato diocesano, nei tempi previsti, il bilancio preventivo e consuntivo dell’UEC, per ciò che attiene i fondi diocesani.
  • concordare con l’economo diocesano il reperimento di fondi derivanti da finanziamenti o progetti.

Al responsabile della comunicazione compete:

    • curare la comunicazione con i parroci, le associazioni di ambito, i referenti locali della pastorale familiare e l’intera diocesi;
    • gestire, d’intesa con l’ufficio diocesano per le comunicazioni sociali, il database dei contatti dell’ufficio, all’interno del database diocesano e nel rispetto delle norme sulla privacy;
  • inviare tempestivamente ai media diocesani e all’ufficio diocesano per le comunicazioni sociali informazioni e materiali sulle iniziative che si intendono promuovere, per l’opportuna diffusione.
  • concertare con l’addetto stampa della diocesi, nei contenuti e nelle modalità, eventuali prese di posizioni ufficiali.
  1. Equipe di area

Ciascuna équipe di area è composta dai vicedirettori e da persone esperte e disponibili, individuate nel territorio insieme al vicario episcopale. In accordo con il medesimo, ha il compito di:

  • curare i rapporti con le parrocchie e gli operatori pastorali:
  • declinare le proposte dell’UPF secondo le caratteristiche dell’area;
  • proporre itinerari e iniziative di area.
  1. Consulta diocesana

La consulta diocesana dell’UPF è rappresentativa del territorio e delle varie espressioni ecclesiali, coinvolgendo i soggetti che si dedicano ad attività educative e di evangelizzazione. È composta da:

  • i direttori e i vicedirettori dell’UPF;
  • tre membri designati da ciascuna équipe di area
    • i rappresentanti delle associazioni ecclesiali operanti in ambito di pastorale familiare;
    • i rappresentanti degli organismi di ispirazione cristiana operanti in ambito di pastorale familiare;
  • persone esperte designate dai direttori.

L’elenco dei membri della Consulta è presentato all’arcivescovo prima dell’inizio dell’anno pastorale e deve essere da lui approvato. Non ci sono limiti di mandato.

La Consulta si riunisce almeno due volte all’anno, possibilmente con la presenza dell’arcivescovo: prima dell’inizio dell’anno pastorale per elaborare linee d’azione e programma; al termine dell’anno per condividere la verifica di quanto pensato insieme.

La consulta ha lo scopo di fornire all’UPF criteri e indirizzi per la sua azione, in particolare:

  • offrire un contributo di riflessione e di studio sulle questioni sottoposte alla sua attenzione dai direttori dell’UPF;
  • approfondire le linee pastorali diocesane e i documenti della CEI e della Santa Sede riguardanti l’ambito di azione dell’UPF;
  • favorire il collegamento tra gli organismi ecclesiali e di ispirazione cristiana operanti nell’ambito familiare;
  • contribuire alla preparazione, all’animazione e alla verifica dei convegni e delle iniziative a carattere diocesano.

Secondo gli argomenti trattati, possono essere invitati alle singole riunioni enti ed esperti, anche non appartenenti alla comunità cristiana.

  1. Commissioni

L’UPF può avvalersi, per l’elaborazione di particolari tematiche, dell’apporto di specifiche commissioni, i cui membri sono scelti dal direttore, sentito l’arcivescovo. I loro membri durano in carica il tempo necessario all’espletamento del compito assegnato.

  1. 9. Amministrazione

Alla direzione dell’Ufficio, coadiuvata dal responsabile amministrativo, compete presentare, nei tempi utili, richiesta per ciò che attiene i fondi per le spese correnti stimate in un budget di € 5.000 (cinquemila) annuo.

Il reperimento di fondi diversi, per corsi o progetti di natura straordinaria, va concordato con l’Economo diocesano e autorizzato dal vescovo.

Questo Ufficio Pastorale promuove, coordina e organizza tutte le iniziative che abbracciano la famiglia, considerata cellula fondamentale per la Chiesa e per la società.